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GENTILEZZA... perché
Gianfranco Iovino
Pubblicato da Gianfranco Iovino in BLOG di Gianfranco Iovino · Martedì 21 Ott 2025 · Tempo di lettura 2:30
Tags: BLOGDIGIANFRANCOIOVINO
Quanto, come e perché essere gentili oggi?
Me lo chiedo spesso, soprattutto quando non ottengo risposte, cenni, riscontri o segnali da parte di chi è destinatario di una tua attenzione, fosse un semplice saluto come una richiesta, una risposta o una necessità. Siamo arrivati al punto che NON RISPONDERE è una presa di posizione chiara e precisa; una scelta inequivocabile, con la quale dichiariamo silenziosamente di non essere disposti, disponibili e interessati a qualsiasi tipo di scambio e confronto. Eppure, quanto ci cambierebbe certe mattine uggiose fuori e tristi dentro, un sorriso inaspettato a condimento di piacevoli saluti inaspettati, a cui aggiungere anche un “come va” o… se davvero, la felicità è solo un concetto o una percezione ben precisa, che ha un inizio, spesso, che parte da cose semplici e inaspettate, come uno CIAO inatteso/insperato.
La GENTILEZZA che l’AI di Google descrive così: “Un comportamento benevolo e rispettoso, fatto di empatia e atti di generosità verso gli altri, oltre che se stessi. Si manifesta attraverso azioni concrete come l’ascolto, l’aiuto e la considerazione, e ha benefici sia a livello psicologico che fisico, come la riduzione dello stress e l’aumento del benessere.

E approfondendo tra le vari sorgenti a disposizione (da quelle umane a quelle del WEB) si ha un quadro molto chiaro su come la si può manifestare con naturalezza quotidianamente attraverso sorrisi, parole cortesi e garbate, aiuti fisici, mentali e spirituali, fino alle condivisioni che, il più delle volte, aiutano ad alleggerire i pesi che ci portiamo dentro quando afflitti da preoccupazioni, insoddisfazioni o solitudini. Ma soprattutto, in questa strana epoca che viviamo, dove c’è l’incoraggiamento solo al confronto serrato e la competizione arrivistica, la gentilezza è da considerare un atto di estrema resistenza contro l’indifferenza, la scontrosità e la solitudine dell’anima.
E, visto che dobbiamo sempre stare molto attenti alla nostra salute, sappiate che anche a livello medico porta benefici essere gentili, infatti:
• aumenta i livelli di ossitocina e serotonina, riducendo ansia e paura
• migliora l’autostima e il benessere emotivo
• aiuta a gestire lo stress grazie al supporto sociale
• favorisce una maggiore attenzione alla salute
• pare ridurre la pressione sanguigna

Chiudo sforando dal tema centrale per connetterlo ad un risultato miracoloso che si ottiene se con la gentilezza ci si avvicina alla sofferenza e l’altrui solitudine, quella sconosciuta per intenderci, dove un saluto, un incoraggiamento o, semplicemente, uno “CIAO, TUTTO BENE?”, può aprire le porte ad una nuova opportunità di saperci garbati nei confronti di estranei nostri simili, che spesso ci ricompensano con PIU’ AMORE!

Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende.” – Dante Alighieri








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