BELLA TERRA MIA
Pubblicato da Gianfranco Iovino in BLOG di Gianfranco Iovino · Sabato 04 Gen 2025 · 3:45
Tags: BLOG, DI, GIANFRANCO, IOVINO
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Il primo pensieroBLOG del 2025 lo voglio scrivere per rivolgere un augurio sincero a chi, troppo facilmente, dimentichiamo di ringraziare per essere parte integrante e fondamentale di noi.
Un vero e proprio omaggio che sento di destinare, non ad una persona ma… ad un pezzo di terra fin troppo criticato, spesso mal messo e troppo poche volte difeso e onorato.
Parlo dell’ITALIA; questa terra a forma di stivale, che rappresenta poco più dello 0,50 % della superficie terreste e si estende su circa 8000 km di costa, che le permette di essere bagnata sui suoi tre lati da un mare incredibilmente ricco di storia e venti generosi, permettendoci una biodiversità UNICA AL MONDO!
L’ITALIA: a lei tributo il mio augurio di buon anno nuovo, perché tutti la conoscono, ce la invidiano e vogliono visitarla, difenderla, amarla e inneggiarla per i suoi trascorsi e presenti… tranne i suoi stessi figli-abitanti, superficiali e disattenti a esplorarla nei suoi più profondi anfratti, preferendogli l’estero, ostinandoci a credere che sia divisa tra Nord e Sud, Nord-Ovest e Nord-Est, e che ogni dialetto sia solo un modo per differenziarsi e proteggere le proprie radici, invece che esaltarne la natura e i secoli di storia che si portano dietro.
Io ne sono innamorato da sempre, oltre che orgoglioso di essere nato proprio qui, ma vi invito a seguire un video in rete dell’imprenditore Oscar Farinetti, che ad un meeting esalta le peculiarità uniche che appartengono a questa nostra cara Nazione, che provo a sintetizzarvi in pochi concetti partendo dai venti, quelli del mare che si incontrano, si scontrano e si uniscono con quelli dei monti e delle colline regalando meraviglie che il mondo ci invidia, tipo il miglior pesto al mondo, quello ligure, coltivato tra i soffi del maestrale di levante a quello freddo delle alpi, o il San Daniele, stagionato tra bora e spifferi delle dolomiti, o scendendo più giù fino a Parma e dintorni, per assaporare la delizia di un prosciutto crudo e di un formaggio stagionato ineguagliabili grazie ai venti delle alpi apuane che si sposano con quelli del mediterraneo, o scendere ancora più giù e accorgersi che la pasta migliore al mondo veniva essiccata in una galleria (Via Roma) a Gragnano, dove i venti del tirreno si sposano con quelli del Vesuvio, arrivando fino alle isole per imbatterci in altre straordinarietà come il pachino in Sicilia o il mirto in Sardegna e… così via, permettendo a questa nostra ITALIA di disporre di oltre 7000 specie di vegetali mangiabili (il Brasile è secondo con 3300), 58.000 specie animali (42mila di terra e aria, 10500 di acqua salata e 5500 di acqua dolce), 1200 vitigni autoctoni (la Francia è seconda con 222), 533 specie diverse di olive (seconda la Spagna con 70) per citarne solo alcune. O, spostandosi sulla biodiversità umana, considerare che i nostri predecessori hanno fatto la storia dell’Europa (e non solo) grazie all'epopea di un Impero che ha conquistato il mondo nei campi del Sociale, la Politica e l’Economia, o accennando all'arte, sottolineare che tra il 1942 e i primi anni del 1600 nasce un movimento artistico ineguagliabile: il Rinascimento, che ha arricchito del 70% il patrimonio artistico mondiale, e potrei andare avanti, ma devo fermarmi e lo faccio riportando proprio le parole di Farinetti, che rifacendosi a quel “misero” 0.50% della crosta terrestre, ci invita a riflettere sulla doppia fortuna che abbiamo avuto di essere nati nel Nord del Mondo, (in quel 20% della superficie terrestre dove è concentrato l’80% della ricchezza mondiale) dove, al suo interno, si trova una terra unica, di nome: ITALIA, di cui siamo parte attiva e integrante, a cui auguro più amore e rispetto per la sua storia, la sua pelle che tanto ci dona e quanto quotidianamente ci regala di UNICO e INIMITABILE a saperci figli suoi!
Un vero e proprio omaggio che sento di destinare, non ad una persona ma… ad un pezzo di terra fin troppo criticato, spesso mal messo e troppo poche volte difeso e onorato.
Parlo dell’ITALIA; questa terra a forma di stivale, che rappresenta poco più dello 0,50 % della superficie terreste e si estende su circa 8000 km di costa, che le permette di essere bagnata sui suoi tre lati da un mare incredibilmente ricco di storia e venti generosi, permettendoci una biodiversità UNICA AL MONDO!
L’ITALIA: a lei tributo il mio augurio di buon anno nuovo, perché tutti la conoscono, ce la invidiano e vogliono visitarla, difenderla, amarla e inneggiarla per i suoi trascorsi e presenti… tranne i suoi stessi figli-abitanti, superficiali e disattenti a esplorarla nei suoi più profondi anfratti, preferendogli l’estero, ostinandoci a credere che sia divisa tra Nord e Sud, Nord-Ovest e Nord-Est, e che ogni dialetto sia solo un modo per differenziarsi e proteggere le proprie radici, invece che esaltarne la natura e i secoli di storia che si portano dietro.
Io ne sono innamorato da sempre, oltre che orgoglioso di essere nato proprio qui, ma vi invito a seguire un video in rete dell’imprenditore Oscar Farinetti, che ad un meeting esalta le peculiarità uniche che appartengono a questa nostra cara Nazione, che provo a sintetizzarvi in pochi concetti partendo dai venti, quelli del mare che si incontrano, si scontrano e si uniscono con quelli dei monti e delle colline regalando meraviglie che il mondo ci invidia, tipo il miglior pesto al mondo, quello ligure, coltivato tra i soffi del maestrale di levante a quello freddo delle alpi, o il San Daniele, stagionato tra bora e spifferi delle dolomiti, o scendendo più giù fino a Parma e dintorni, per assaporare la delizia di un prosciutto crudo e di un formaggio stagionato ineguagliabili grazie ai venti delle alpi apuane che si sposano con quelli del mediterraneo, o scendere ancora più giù e accorgersi che la pasta migliore al mondo veniva essiccata in una galleria (Via Roma) a Gragnano, dove i venti del tirreno si sposano con quelli del Vesuvio, arrivando fino alle isole per imbatterci in altre straordinarietà come il pachino in Sicilia o il mirto in Sardegna e… così via, permettendo a questa nostra ITALIA di disporre di oltre 7000 specie di vegetali mangiabili (il Brasile è secondo con 3300), 58.000 specie animali (42mila di terra e aria, 10500 di acqua salata e 5500 di acqua dolce), 1200 vitigni autoctoni (la Francia è seconda con 222), 533 specie diverse di olive (seconda la Spagna con 70) per citarne solo alcune. O, spostandosi sulla biodiversità umana, considerare che i nostri predecessori hanno fatto la storia dell’Europa (e non solo) grazie all'epopea di un Impero che ha conquistato il mondo nei campi del Sociale, la Politica e l’Economia, o accennando all'arte, sottolineare che tra il 1942 e i primi anni del 1600 nasce un movimento artistico ineguagliabile: il Rinascimento, che ha arricchito del 70% il patrimonio artistico mondiale, e potrei andare avanti, ma devo fermarmi e lo faccio riportando proprio le parole di Farinetti, che rifacendosi a quel “misero” 0.50% della crosta terrestre, ci invita a riflettere sulla doppia fortuna che abbiamo avuto di essere nati nel Nord del Mondo, (in quel 20% della superficie terrestre dove è concentrato l’80% della ricchezza mondiale) dove, al suo interno, si trova una terra unica, di nome: ITALIA, di cui siamo parte attiva e integrante, a cui auguro più amore e rispetto per la sua storia, la sua pelle che tanto ci dona e quanto quotidianamente ci regala di UNICO e INIMITABILE a saperci figli suoi!
Auguri Italia bella mia!