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il talento di una carezza
Gianfranco Iovino
Pubblicato da Gianfranco Iovino in BLOG di Gianfranco Iovino · Giovedì 30 Gen 2020
Tags: carezza
Quando il talento s'ingegna a farsi strada è l'arte!
E su questa affermazione potremmo già soffermarci, perché in essa è racchiusa l'essenza che ci spinge a immaginare, creare, modellare, affinare, personalizzare e... alla fine, ammirare qualcosa di assolutamente affascinante e talentuoso.
E noi siamo i soggetti più indicati a far emergere artisticità delle nostre tediose ore vuote, spese troppo spesso ad aspettare che "il peggio passi"... e in questa estenuante attesa, non approfittarne per creare piccole ed originali opere d'ARTE, da ogni minima cosa che facciamo, sia esso un piatto prelibato o una torta succulenta, o anche una telefonata o una lettera ad un amico lontano o... una bella carezza!
Sì, proprio una carezza, di quelle che mettono i brividi perché improvvisata, non richiesta, o meglio ancora: inaspettata!
Da più parti ho letto che la "carezza" appartiene al linguaggio dell'anima, che non ha bisogno di essere commentata o descritta, ma basta solo eseguirla o riceverla per sentirsi appagati.
Ed è proprio così, mi sa, perché sono davvero tanti i momenti della vita nei quali basterebbe una carezza per acquietare ansie, patimenti e certe desolazioni che affliggono tanto la mente, da scurire ogni visuale sul futuro.
Sono pochi i gesti naturali e spontanei, ricchi di valore affettivo, come può essere una carezza, che trasforma, se non addirittura cambia, l'umore in una persona, che si ritrova depositaria di un'effusione leggera, quasi impercettibile, che però dà tanto calore al cuore.
Adesso mentre scrivo, immagino quanto possa essere stato di conforto il gesto di una carezza per coloro che si sono ritrovati SOLITARI in un letto d'ospedale, ad un passo dalla morte... o quanto sia agognata da chi è costretto a restare solo e distante dagli affetti e vorrebbe godere di quella carezza, (di un figlio, un marito o un amico) da accompagnare con un sorriso o un "ti voglio bene" che fa sempre bene, non costa nulla ed emoziona l'anima esageratamente in chi la riceve.
Poi, volendo sfiorare anche il campo terapeutico del gesto, vi segnalo che a detta dell'American Journal Psychiatry, quando accarezziamo (come anche abbracciare), il nostro cervello produce ossitocina, un ormone capace di rilassare il corpo e combattere tristezza e depressione.
Per cui, possiamo tranquillamente sostenere che una carezza è curativa per l'anima e la mente, ed è una forma espressiva del corpo umano molto vicina all'ARTE, perché si crea dal nulla, e ci permette di compiere un'azione che resta nel tempo e nella quale è contenuta una grandezza indefinibile: dimostrare affetto ed amore... vicinanza e presenza... rispetto e fiducia, di cui tutti abbiamo quotidianamente bisogno, e dovremmo imparare ad essere più attenti nel dispensare carezze con naturalezza e costanza, perché anche se non richiesta, non la si nega e si rifiuta mai a nessuno, e sapete perché?... Una CAREZZA è il gesto più nobile e artistico che può dimostrare l'anima!

Bene, ho iniziando parlando di talento e voglio concludere riprendendo il concetto dell'arte, facendo mia una bella frase del grande maestro Michelangelo, che a proposito di ingegno ci mette in guardia: "scavando ben a fondo nella nostra personalità rischiamo d'imbatterci in uno sconosciuto" ed è proprio a quella parte poco frequentata da noi stessi, che dovremmo chiedere supporti, suggerimenti ed aiuto per dimostrarci più attenti e desiderosi di trasmettere e ricevere continue CAREZZE: silenziosi gesti d'amore ed essenze assolute di un'opera d'arte a firma del cuore!





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