CERCASI GENITORI SPECIALI
Pubblicato da Gianfranco Iovino in BLOG di Gianfranco Iovino · Domenica 29 Set 2024 · 3:30
Tags: BLOG, DI, GIANFRACO, IOVINO
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Ieri sera navigando in Internet mi sono imbattuto in un sito che offre servizi di “maternità surrogata” a prezzi vantaggiosissimi, che vanno dai 39.900€ ai 65.000€ a secondo dei tentativi e i tempi d’attesa oltre che, leggete bene: la scelta del sesso desiderato!
Il tariffario e le varie soluzioni a disposizione mi hanno incuriosito e così ho provato ad approfondire tra siti e slogan da “offerte Black Friday” sulle “alternative” alla natività ordinaria.
La ricerca mi ha fatto comprendere meglio la pratica della “procreazione assistita”, per la quale una donna si assume l’obbligo di provvedere alla gestazione e il successivo parto per conto di un’altra persona, a cui verrà poi affidato il nascituro e sul quale acquisirà responsabilità genitoriale, chiamata “maternità surrogata” o anche “utero in affitto”.
(Praticamente, si diventa madre senza quei lunghi, fatidici e, a volte, dolorosi 9 mesi da “contatto vitale” tra mamma e figli).
Preciso che questa pratica è una tecnica lecita in Grecia, Inghilterra, Olanda, Albania, Polonia, Russia, Stati Uniti e Ucraina.
Essendo di natura molto curiosa, mi sono spinto a chiedere all’amico INTERNET: “Ma come rimane incita una madre surrogata?”, ed ecco la sua risposta: “Gli ovuli fecondatori provengono dal genitore o da un donatore di ovuli e si resta incita attraverso una procedura chiamata “fecondazione in vitro” (FIVET = in laboratorio uniscono ovociti e spermatozoi; l’embrione, una volta fecondato, viene trasferito nell’utero materno in attesa della gravidanza)”
Ora posso dire di saperne un po’ di più e riassumere il tutto in pochi concetti, sostenendo che la maternità surrogata è una sorta di “nascita contrattualizzata a tavolino” e che, a secondo del tariffario scelto, può avere diverse varianti, tempi e basi di successo garantito.
Ed io, senza volermi spingere nell’affrontare questioni di natura religiosa o umanistica, mi soffermo su un dato numerico in controtendenza a questa pratica sempre più diffusa: MIGLIAIA!
Sono infatti MIGLIAIA i bambini in attesa di “Genitori Speciali” che possano prendersi cura di loro e farli sentire meno soli, in Italia come nel resto del mondo dove guerre, carestie e viaggi della speranza naufragati in alto mare disseminano orfani quotidianamente.
Capisco le lungaggini burocratiche, gli ingenti sforzi economici da sostenere e i rilevanti beni patrimoniali da possedere che, alla fine, un po’ scoraggiano e a volte arrendono anche le più coraggiose delle coppie, ma credo che qualsiasi sforzo, unita a tanta ostinazione, ripaghino ampiamente nel sentirsi GENITORI SPECIALI a coloro che hanno scelto di dare un futuro a due occhi estranei e un cuore che pulsa già d tempo, piuttosto che affidarsi al freddo incontro di semi da laboratorio.
Sapersi FIGLIO, per chi si ritrova suo malgrado abbandonato, è un regalo di natura divina e l’essere adottati è la testimonianza che i miracoli non li fa soltanto Dio, ma anche certe anime buone che sanno essere “angeli in terra” che con gesti semplici, ma coraggiosi e pieni d’amore per la vita… regalano squarci di Paradiso.
Mi piace concludere questo pensieroBLOG riportandovi le parole di una donna che ci sapeva davvero fare con l’amore per il prossimo!
Il tariffario e le varie soluzioni a disposizione mi hanno incuriosito e così ho provato ad approfondire tra siti e slogan da “offerte Black Friday” sulle “alternative” alla natività ordinaria.
La ricerca mi ha fatto comprendere meglio la pratica della “procreazione assistita”, per la quale una donna si assume l’obbligo di provvedere alla gestazione e il successivo parto per conto di un’altra persona, a cui verrà poi affidato il nascituro e sul quale acquisirà responsabilità genitoriale, chiamata “maternità surrogata” o anche “utero in affitto”.
(Praticamente, si diventa madre senza quei lunghi, fatidici e, a volte, dolorosi 9 mesi da “contatto vitale” tra mamma e figli).
Preciso che questa pratica è una tecnica lecita in Grecia, Inghilterra, Olanda, Albania, Polonia, Russia, Stati Uniti e Ucraina.
Essendo di natura molto curiosa, mi sono spinto a chiedere all’amico INTERNET: “Ma come rimane incita una madre surrogata?”, ed ecco la sua risposta: “Gli ovuli fecondatori provengono dal genitore o da un donatore di ovuli e si resta incita attraverso una procedura chiamata “fecondazione in vitro” (FIVET = in laboratorio uniscono ovociti e spermatozoi; l’embrione, una volta fecondato, viene trasferito nell’utero materno in attesa della gravidanza)”
Ora posso dire di saperne un po’ di più e riassumere il tutto in pochi concetti, sostenendo che la maternità surrogata è una sorta di “nascita contrattualizzata a tavolino” e che, a secondo del tariffario scelto, può avere diverse varianti, tempi e basi di successo garantito.
Ed io, senza volermi spingere nell’affrontare questioni di natura religiosa o umanistica, mi soffermo su un dato numerico in controtendenza a questa pratica sempre più diffusa: MIGLIAIA!
Sono infatti MIGLIAIA i bambini in attesa di “Genitori Speciali” che possano prendersi cura di loro e farli sentire meno soli, in Italia come nel resto del mondo dove guerre, carestie e viaggi della speranza naufragati in alto mare disseminano orfani quotidianamente.
Capisco le lungaggini burocratiche, gli ingenti sforzi economici da sostenere e i rilevanti beni patrimoniali da possedere che, alla fine, un po’ scoraggiano e a volte arrendono anche le più coraggiose delle coppie, ma credo che qualsiasi sforzo, unita a tanta ostinazione, ripaghino ampiamente nel sentirsi GENITORI SPECIALI a coloro che hanno scelto di dare un futuro a due occhi estranei e un cuore che pulsa già d tempo, piuttosto che affidarsi al freddo incontro di semi da laboratorio.
Sapersi FIGLIO, per chi si ritrova suo malgrado abbandonato, è un regalo di natura divina e l’essere adottati è la testimonianza che i miracoli non li fa soltanto Dio, ma anche certe anime buone che sanno essere “angeli in terra” che con gesti semplici, ma coraggiosi e pieni d’amore per la vita… regalano squarci di Paradiso.
Mi piace concludere questo pensieroBLOG riportandovi le parole di una donna che ci sapeva davvero fare con l’amore per il prossimo!
C’erano due donne che non si erano mai conosciute.
Una non la ricordi, l’altra la chiami mamma.
La prima ti ha dato la vita, la seconda ti ha insegnato a viverla.
La prima ti ha creato il bisogno d’amore, la seconda era lì per soddisfarlo.
Una il seme della crescita, l’altra uno scopo.
Una ti ha creato emozioni, l’altra ha calmato le tue paure.
Una ha visto il tuo primo pianto, l’altra ha asciugato le tue lacrime.
Una ti ha lasciato, era tutto quello che poteva fare.
L’altra pregava per un bambino e il Signore l’ha condotta a te.
E ora mi chiedi la perenne domanda:
eredità o ambiente,
da chi sono plasmato?
Da nessuno dei due.
Solo da due diversi amori.
(Madre Teresa di Calcutta)
Una non la ricordi, l’altra la chiami mamma.
La prima ti ha dato la vita, la seconda ti ha insegnato a viverla.
La prima ti ha creato il bisogno d’amore, la seconda era lì per soddisfarlo.
Una il seme della crescita, l’altra uno scopo.
Una ti ha creato emozioni, l’altra ha calmato le tue paure.
Una ha visto il tuo primo pianto, l’altra ha asciugato le tue lacrime.
Una ti ha lasciato, era tutto quello che poteva fare.
L’altra pregava per un bambino e il Signore l’ha condotta a te.
E ora mi chiedi la perenne domanda:
eredità o ambiente,
da chi sono plasmato?
Da nessuno dei due.
Solo da due diversi amori.
(Madre Teresa di Calcutta)