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CHIAMA SEMPRE L'AMORE
Gianfranco Iovino
Pubblicato da Gianfranco Iovino in BLOG di Gianfranco Iovino · Venerdì 10 Mag 2024 ·  2:30
Tags: BLOGDIGIANFRACOIOVINOamoreamareilsensodell'amoreilsensodiamare
Spesso mi faccio aiutare dalle canzoni per affrontare temi che ci riguardano da vicino, ed oggi mi risuona in testa sempre lo stesso motivo, vecchio di qualche anno fa (Sanremo 2011) ma straordinariamente attuale e ottimo da prendere come spunto durante quegli esami introspettivi, di cui ogni essere umano necessita, quando ci si sente oppressi dalla tristezza, la noia, la delusione da qualcosa/qualcuno o arrabbiati con se stessi per qualche errore di troppo, che ci rende fragili e prede di pensieri negativi, catapultandoci in dimensioni che sanno di grigiore e tedio esasperato.
Sto parlandovi della canzone di Roberto Vecchioni, vincitore dell’edizione del 2011 di Sanremo, che in 4 minuti è riuscito a rappresentare integralmente il bisogno che c’è al mondo di essere maggiormente sintonizzati verso il rispetto e l’amor proprio, per ottenere anche quello altrui, rispettando i pensieri, le azioni e le speranze di chi combatte per la libertà di un’idea, di un sogno… e di una speranza!
Ve la ricordate “CHIAMAMI ANCORA AMORE”, vero? Ecco… sto parlandovi proprio di lei, di questa canzone dalla melodia semplice, attorno alla quale Vecchioni si spinge a cantare una sorta di preghiera di buona speranza, da destinare ai giovani, incitandoli a non arrendersi nel considerare che il dono più importante da cui ripartire, dopo ogni dramma, resta sempre l’amore.

Vi riporto qualche verso che a me fa tanto riflettere:
“E per la barca che è volata in cielo, che i bimbi ancora stavano a giocare,
che gli avrei regalato il mare intero… pur di vedermeli arrivare!
E per tutti i ragazzi e le ragazze che difendono un libro, un libro vero.
Così belli a gridare nelle piazze… perché stanno uccidendo il pensiero.
Per il bastardo che sta sempre al sole… per il vigliacco che nasconde il cuore…
per la nostra memoria gettata al vento… da questi signori del dolore!
Chiamami ancora amore… Perché le idee sono come farfalle che non puoi togliergli le ali …
sono come le stelle che non le spengono i temporali.
Tra il silenzio e il tuono difendi questa umanità anche restasse un solo uomo!

Per me è pura poesia e, come tale, va assorbita integralmente perché permette di raccogliersi a riflettere sulla propria esistenza, e cercare di capire il perché bisogna difendere le proprie idee e i propri valori, rispettando però  anche quelle di chiunque altro, (purché dimostrate senza violenza e rabbia).
Un testo attualissimo, in un tempo sociale tanto aspro e combattuto, dove ci si ammazza per il troppo odio, si inneggia alla sete di vendetta ad ogni occasione e ci si sente sempre più dannatamente soli, perché sempre più poveri d’amore da ricevere come anche, e soprattutto… DONARE!


Per chi vuole rinfrescarsi memoria ed emozioni,
riporto il link dell’esibizione sanremese di Roberto Vecchioni:








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