felicità un viaggio di...?
Pubblicato da Gianfranco Iovino in BLOG di Gianfranco Iovino · Venerdì 06 Mar 2020
Giorni fa ho visto un bel film "la tenerezza" e sul finale mi ha colpito una frase, a menzione di un poeta arabo che sostiene che la felicità... "non è una meta da raggiungere ma una casa a cui tornare... non è davanti ma dietro di noi... è tornare e non ANDARE!"
Il concetto nel suo insieme è molto intenso, al punto da permettere di ragionare a lungo sul luogo dove possa albergare la felicità, verso la quale siamo disposti a qualsiasi sacrificio pur di raggiungerla, afferrarla e farla nostra, senza MAI considerare che, forse, quella più assoluta e totalitaria, che coltiviamo dentro come un traguardo ambitissimo, più che davanti è dietro di noi, in quello che siamo stati, nei momenti belli e spensierati dell'infanzia, tra i luoghi dove siamo cresciuti e in tutte quelle immagini e storie di vita dal sapore irripetibile, che senza rendercene conto vorremmo tornassero di nuovo a farci bella la vita, riportandoci indietro ad un tempo spensierato tra persone, luoghi, profumi a noi cari.
E' un po' rafforzare la teoria che vuole saperci attratti in modo particolare dai profumi e i colori, che rievocano dettagli appartenuti al nostro passato, perché è in quei ritorni improvvisi a qualcosa di intenso che rimaniamo incagliati tra le lame delle sottilissime malinconie e le nostalgiche rimembranze che affollano spesso i nostri pensieri. Ed anche a me succede di lasciarmi rapire da fragranze che porta il vento, che mi catapultano all'indietro irrimediabilmente; come quando respiro l'odore delle fascine bruciate prima della sera, e cuore e mente si sintonizzano su quell'aroma respirato a lungo nella mia gioventù, tra affetti e volti che oggi sono solo ricordo, assenza e preghiera.
Ma non succede solo per gli odori, capita anche per certi luoghi, colori particolari del cielo, viste del mare o sfumature di volti e voci che sono una calamita irrefrenabile per i nostri viaggi all'indietro, tra le stanze del passato che, se davvero potesse ritornare, sarebbe assoluta ed ineguagliabile FELICITA' per tutti! (ne sono certo).
Forse è proprio vero che la parte dei nostri ricordi migliori è legata all'infanzia, perché era quello il tempo in cui assorbivamo ogni cosa con estrema naturalezza ed ingenuità, affacciandosi sulle imperiosità della vita senza paura ed imbarazzo, spinti solo dalla curiosità che ci ha permesso di conoscere sempre nuove cose, ogni nuovo giorno, rendendo quel tempo esageratamente BELLO ed AFFASCINANTE, (per cui... estremamente FELICE!)
Quanto vorrei poter tonare adesso indietro, così da rimediare a troppi errori e a quanti non mi hanno messo in guardia che certi suoni, profumi, volti, amicizie ed affetti il tempo, le circostanze e la vita me li avrebbe portati via per sempre, lasciandomi in cambio solo mestizia, per un ricordo di qualcosa e qualcuno che... NON TORNERA' MAI PIU'!
In chiusura, voglio consigliarvi una bella canzone di Biagio Antonacci che riassume perfettamente il senso legato alle cose
che abbiamo amato di più e che NON TORNERANNO MAI PIU', nonostante sappiamo bene che la nostra ostinatezza ed incoscienza, a volerle ancora provare a raggiungere, trasformano la nostra impossibile ricerca in un'inevitabile infelicità dell'anima!