IL CORPO MUORE, L'ANIMA... NO!
Pubblicato da Gianfranco Iovino in BLOG di Gianfranco Iovino · Venerdì 20 Dic 2024 · 3:00
Tags: BLOG, DI, GIANFRANCO, IOVINO
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La frase che sto per riportarvi la sento molto mia e al mio modo di pensare da grande sostenitore, quale sono, nei riguardi della bellezza interiore, quella che nel tempo muta in valore ed espressione in positivo, rispetto al corpo che, invece, intraprende il percorso inverso.
La frase di cui vi parlo fa così: “Guai a chi avrà amato solo corpi, forme, apparenze. La morte gli toglierà tutto. Cercate di amare le anime… Le ritroverete.” ed è di Victor Hugo, scrittore, poeta, drammaturgo e politico considerato il padre del Romanticismo in Francia.
Allargando le visuali su altri grandi pensatori, cito anche Platone, il filosofo greco che amava definire il corpo una prigione per l’ANIMA, perché limita e nasconde quello che in realtà è la vera bellezza in ognuno di noi, essendo unica, inimitabile e vera. L’ANIMA, secondo Platone ha un’origine e un destino differenti rispetto al corpo, che solo in seguito si lega ad essa e, di conseguenza, il corpo appartiene alla terra, mentre l’anima alle stelle perché si espande, vola e si nutre di immensità.
E voi, vi siete mai chiesti com’è la vostra anima agli occhi degli altri? Come si lascia apprezzare o detestare, amare o invidiare, odiare o emulare, e come è possibile alimentarla di buoni propositi per far sì che abbia orizzonti sempre nuovi sui quali affacciarsi per spiccare il volo?
Indubbiamente l’argomento è complesso, oltre che vecchio quanto il mondo, dove i pensieri e le descrizioni su questa invisibile essenza che ci appartiene, ha visto impegnati pensatori, filosofi, poeti e cultori di ogni genere, razza, argomento e spiritualità.
A leggere un po’ su Internet, come prima evidenza su cosa sia l’ ANIMA, una curiosità davvero inaspettata e sorprendente è che: “non c’è una definizione univoca.” Ogni corrente di matrice spirituale, come anche filosofica o naturalistica ha la sua visione sull’anima e come poterla descriverla, ma volendo tentare di tracciarne una definizione, il più possibile asettica, diremo che nella coscienza comune l’anima è il principio vitale dell’uomo (dal latino anima, affine, come animus, dal greco ἄνεμος «soffio, vento»), e costituisce la parte intangibile, essendo immateriale, che è origine e centro del pensiero, del sentimento, la volontà e la coscienza morale di ognuno di noi.
Io non saprei dirvi la mia anima come si esprime nei riguardi di chi mi vive quotidianamente accanto o si limita a leggere i miei pensieri, ma posso garantirvi che lei è stata sempre al primo posto in tutti quei miei propositi per i quali era necessario dare il meglio di me stesso, per raggiungere l’obiettivo di apparire agli occhi di chi mi osserva: un uomo sincero e dalla forte forza d’ ANIMO.
Mi piace concludere questo mio pensieroBLOG prenatalizio riportandomi al suggerimento di Hugo, che ci consiglia di guardare oltre la superficie di un corpo, sapendo amare ciò che è autentico e immutabile nelle persone: le loro ANIME, che non muoiono mai, ed è per questo che dobbiamo fare di tutto affinché la nostra di ANIMA sappia essere la parte più bella, sincera e amorevole da farsi ricordare per SEMPRE di NOI!
La frase di cui vi parlo fa così: “Guai a chi avrà amato solo corpi, forme, apparenze. La morte gli toglierà tutto. Cercate di amare le anime… Le ritroverete.” ed è di Victor Hugo, scrittore, poeta, drammaturgo e politico considerato il padre del Romanticismo in Francia.
Allargando le visuali su altri grandi pensatori, cito anche Platone, il filosofo greco che amava definire il corpo una prigione per l’ANIMA, perché limita e nasconde quello che in realtà è la vera bellezza in ognuno di noi, essendo unica, inimitabile e vera. L’ANIMA, secondo Platone ha un’origine e un destino differenti rispetto al corpo, che solo in seguito si lega ad essa e, di conseguenza, il corpo appartiene alla terra, mentre l’anima alle stelle perché si espande, vola e si nutre di immensità.
E voi, vi siete mai chiesti com’è la vostra anima agli occhi degli altri? Come si lascia apprezzare o detestare, amare o invidiare, odiare o emulare, e come è possibile alimentarla di buoni propositi per far sì che abbia orizzonti sempre nuovi sui quali affacciarsi per spiccare il volo?
Indubbiamente l’argomento è complesso, oltre che vecchio quanto il mondo, dove i pensieri e le descrizioni su questa invisibile essenza che ci appartiene, ha visto impegnati pensatori, filosofi, poeti e cultori di ogni genere, razza, argomento e spiritualità.
A leggere un po’ su Internet, come prima evidenza su cosa sia l’ ANIMA, una curiosità davvero inaspettata e sorprendente è che: “non c’è una definizione univoca.” Ogni corrente di matrice spirituale, come anche filosofica o naturalistica ha la sua visione sull’anima e come poterla descriverla, ma volendo tentare di tracciarne una definizione, il più possibile asettica, diremo che nella coscienza comune l’anima è il principio vitale dell’uomo (dal latino anima, affine, come animus, dal greco ἄνεμος «soffio, vento»), e costituisce la parte intangibile, essendo immateriale, che è origine e centro del pensiero, del sentimento, la volontà e la coscienza morale di ognuno di noi.
Io non saprei dirvi la mia anima come si esprime nei riguardi di chi mi vive quotidianamente accanto o si limita a leggere i miei pensieri, ma posso garantirvi che lei è stata sempre al primo posto in tutti quei miei propositi per i quali era necessario dare il meglio di me stesso, per raggiungere l’obiettivo di apparire agli occhi di chi mi osserva: un uomo sincero e dalla forte forza d’ ANIMO.
Mi piace concludere questo mio pensieroBLOG prenatalizio riportandomi al suggerimento di Hugo, che ci consiglia di guardare oltre la superficie di un corpo, sapendo amare ciò che è autentico e immutabile nelle persone: le loro ANIME, che non muoiono mai, ed è per questo che dobbiamo fare di tutto affinché la nostra di ANIMA sappia essere la parte più bella, sincera e amorevole da farsi ricordare per SEMPRE di NOI!
“L’amore non guarda con gli occhi ma con l’ANIMA.” – William Shakespeare