MA 8 MARZO A CHI...
Pubblicato da Gianfranco Iovino in BLOG di Gianfranco Iovino · Domenica 09 Mar 2025 · 3:00
Tags: BLOG, DI, GIANFRANCO, IOVINO
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Più di qualcuno mi ha scritto chiedendomi perché non avessi fatto nessun tipo di augurio o pensieroBLOG a tributo della festa dell’8 marzo ed io, per evitare troppi approfondimenti, mi sono limitato a far presente che non festeggio quel giorno come lo intendono in tanti, perché le DONNE le onoro e le festeggio ogni giorno dell’anno, anche perché senza la loro presenza non ci sarebbe VITA!
Purtroppo, mi rendo conto che l’8 marzo e ritenuta la “festa della donna” anziché la GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA che è tutt’altra cosa degli “auguri” e le tante belle mimose sparse un po’ ovunque, in quanto questa giornata nasce con l’intenzione di accentrare attenzioni e interesse, oltre che azioni fattive, per contrastare la discriminazione femminile che è ancora un fenomeno clamorosamente esteso sulla terra.
Vi riporto alcuni dati che ho estrapolato da qualche sito:
Parto dall’India, un Paese dove un grandissimo numero di ragazze compresa tra i 15 e i 19 anni sono sposate, divorziate o già vedove;
In Somaliland, dove si trova il cosiddetto Corno d’Africa, e si pratica la “mutilazione genitale femminile“ più diffusa al mondo, essendo praticata su quasi il 98% delle donne e ragazze;
In Afghanistan, tra le tante inumane violazioni sulle donne, emerge che il 60% (e forse anche 70%) dei matrimoni sono forzati e combinati, e oltre il 13% delle donne non sa né leggere e né scrivere, perché l’ignoranza aiuta a sottomettere e reprimere ogni idea liberale.
Purtroppo, mi rendo conto che l’8 marzo e ritenuta la “festa della donna” anziché la GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA che è tutt’altra cosa degli “auguri” e le tante belle mimose sparse un po’ ovunque, in quanto questa giornata nasce con l’intenzione di accentrare attenzioni e interesse, oltre che azioni fattive, per contrastare la discriminazione femminile che è ancora un fenomeno clamorosamente esteso sulla terra.
Vi riporto alcuni dati che ho estrapolato da qualche sito:
Parto dall’India, un Paese dove un grandissimo numero di ragazze compresa tra i 15 e i 19 anni sono sposate, divorziate o già vedove;
In Somaliland, dove si trova il cosiddetto Corno d’Africa, e si pratica la “mutilazione genitale femminile“ più diffusa al mondo, essendo praticata su quasi il 98% delle donne e ragazze;
In Afghanistan, tra le tante inumane violazioni sulle donne, emerge che il 60% (e forse anche 70%) dei matrimoni sono forzati e combinati, e oltre il 13% delle donne non sa né leggere e né scrivere, perché l’ignoranza aiuta a sottomettere e reprimere ogni idea liberale.
E potrei andare avanti, citando i Paesi islamici africani (come Mali, Mauritania, Sudan, Ciad, Somalia ecc.) dove le donne non hanno nessun diritto e dipendono esclusivamente dalla volontà degli uomini (siano essi padri, fratelli o mariti) che prendono per loro decisioni di ogni genere (mangiare o meno, dormire o far la guardia, parlare o restare mute).
Mi fermo qui, ma se volete approfondire, provate voi stessi ad andare su un motore di ricerca e chiedere “Qual è la condizione delle donne nel mondo di oggi?”, e la risposta non sarà tanto diversa da questa qui: “A livello mondiale, in media le donne hanno il 75% dei diritti in meno rispetto a quelli di cui godono gli uomini, e dei circa 40 milioni di persone vittime di forme di schiavitù moderne quali lavoro, matrimonio forzato, traffico di esseri umani, prostituzione e stupri pedofili, più di 7 su 10 sono DONNE!”
E voglio concludere questo mio sfogo, aggiungendo un pensiero d’amore a tutte coloro che DONNA lo diventeranno, perché sono ancora bambine… anche se nel mondo ce ne sono 22 milioni già sposate con un uomo (solitamente molto più grande d’età).
Mi perdonerete se l’8 marzo non ho dispensato auguri e mimose a nessuno, perché per me alla base di questa commemorazione non c’è una FESTA da dedicare alle donne… ma un RIFLESSIONE silenziosa e profonda su quanto è complicato in certi posti del mondo (e a volte nella porta accanto alla nostra) esserlo DONNA!
Mi fermo qui, ma se volete approfondire, provate voi stessi ad andare su un motore di ricerca e chiedere “Qual è la condizione delle donne nel mondo di oggi?”, e la risposta non sarà tanto diversa da questa qui: “A livello mondiale, in media le donne hanno il 75% dei diritti in meno rispetto a quelli di cui godono gli uomini, e dei circa 40 milioni di persone vittime di forme di schiavitù moderne quali lavoro, matrimonio forzato, traffico di esseri umani, prostituzione e stupri pedofili, più di 7 su 10 sono DONNE!”
E voglio concludere questo mio sfogo, aggiungendo un pensiero d’amore a tutte coloro che DONNA lo diventeranno, perché sono ancora bambine… anche se nel mondo ce ne sono 22 milioni già sposate con un uomo (solitamente molto più grande d’età).
Mi perdonerete se l’8 marzo non ho dispensato auguri e mimose a nessuno, perché per me alla base di questa commemorazione non c’è una FESTA da dedicare alle donne… ma un RIFLESSIONE silenziosa e profonda su quanto è complicato in certi posti del mondo (e a volte nella porta accanto alla nostra) esserlo DONNA!
l’8 marzo dal 1977 è riconosciuta come “giornata internazionale della donna” in tutto il mondo, anche se, in tanti posti del mondo, ad essere DONNA…
non c’è niente da festeggiare!
non c’è niente da festeggiare!