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ma tutti uguali a CHI?
Gianfranco Iovino
Pubblicato da Gianfranco Iovino in BLOG di Gianfranco Iovino · Sabato 29 Ago 2020
Tags: razzismo
Difficile non commentare l'inaudita violenza razzista vista in tv nel Minneapolis, e poi ripetuta in tanti altri Stati, quando vittime e carnefici sono della stessa razza (quella umana)... anche se dal colore della pelle diverso! (bianchi e neri)
Il motivo di tanto odio, e la conseguente violenta reazione scatenata, ha radici lontanissime in America, da ricercare ai tempi delle colonizzazioni (fine XVI secolo), ma non è questo il luogo per analizzare le ragioni socio-storico-politiche che hanno portato a tanto, se poi, basta spostarsi di qualche meridiano per cascare in similari o ben altri scempi improntati al razzismo.
DI questa storia, la domanda che mi angoscia, più di ogni altra è quesdta: perché esiste ancora la disparità razziale in un tempo in cui si inneggia giornalmente alla pace tra i popoli, e si elargiscono consigli e spot a tutto spiano in difesa dell'ambiente, della madre terra, delle foreste pluviali e del rischio di estinzione del rospo delle paludi... quando poi, basta uno sguardo cattivo, un comportamento irriguardoso o un colore di pelle scuro per autorizzare atti di intemperanza razzista, a cui fa seguito sempre (nei casi di morte) una rappresaglia compatta e multirazziale, spesso più violenta e cattiva del gesto stesso che ha portato alla morta del malcapitato di colore!
A me sembra che siano troppi quelli sulla terra a non aspettare altro che l'occasione giusta per organizzarsi e manifestare, criticare e opporsi contro qualcosa o qualcuno; quasi si cercasse un pretesto per poter insorgere e reagire contro ogni cosa (forse) per la troppa noia e il tedio che impone uno stato di calma apparente?
Una cosa è certa: razzismo non è solo quello perpetrato ai danni dei neri, ma un fenomeno molto più vasto, che si esprime con l'odio e il risentimento verso un qualsiasi individuo che si differisca in qualcosa rispetto all'aggressore: sia esso il colore della pelle, la nazionalità, il modo di pensare, di vestirsi, di amare o, addirittura, la differente collocazione geografica di nascita o l'ideale politico e di religione!
Sembra ASSURDO, ma è proprio così: l'idea che basti una scintilla a scatenare violenza di ogni sorta, deve farci riflettere su quanto sia tutt'altro che debellata l'imparità tra i popoli, che dai Patrizi ai Plebei, e forse anche prima, anima di idrofobia il mondo e le sue terre.
Leggo da un importante quotidiano che il razzismo è il motivo di violenza per 3 episodi su 4!
Un'analisi referenziata, compiuta da un osservatorio di interforze (OSCAD) ha raccolto questo dato agghiacciante: nel 2019 si sono registrati: 969 reati: 1 ogni 9 ore, legati al razzismo di colore e di etnia, oltre che di disabilità.
A questi però, vanno aggiunti anche gli atti di vandalismo, minaccia verbale, e intolleranza discriminatoria e, soprattutto, xenofobia e omofobia!...

Chiudo con un ultimo DETTAGLIO: il dato OSCAD che vi ho riportato è relativo alla violenza praticata non in tutto il mondo... ma nella sola ITALIA, a testimonianza e conferma che il malessere dell'ostilità e il bisogno di sfogare rabbia e cattiveria sul prossimo, non è un fatto di costellazione, geopolitico o di cultura storica... ma un irreprensibile bisogno primordiale dell'essere umano, dovunque esso si trovi e viva, che da sempre è predisposto a dimostrare più insofferenza che tolleranza... più rifiuto che accoglienza... più ODIO che AMORE!






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