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MALEDETTAMENTE IN RITARDO
Gianfranco Iovino
Pubblicato da Gianfranco Iovino in BLOG di Gianfranco Iovino · Martedì 01 Ago 2023
Tags: rinquinamentobuconell'ozonosurriscaldamento
L’albo dei giornalisti ci esorta a dialogare il più possibile con i lettori su un tema per il quale siamo “maledettamente in ritardo”, e cercare di rimediare il più possibile all’irrimediabile; sto parlandovi dei cambiamenti climatici che stanno interessando il nostro paese, tra caldi eccessivi con incendi sparsi ovunque (tra dolo e surriscaldamento) e masse d’acqua piovute giù dal cielo con una forza inimmaginabile, che determina alluvioni, scatena uragani e ci bombarda con chicchi di grandine grandi quanto una palla da Tennis, che ci lasciano presagire un catastrofico finale della Terra dove noi, poveri mortali possiamo solo subirne le conseguenze visto che… siamo maledettamente in ritardo!
Si sa che la vita sulla Terra è permessa dalla combinazione di tre fattori: giusta distanza dal Sole, la perfetta composizione chimica dell’atmosfera e la presenza dell’acqua con il suo ciclo perpetuo, e fino qui tutto perfetto, se non approfondissimo un dettaglio, il famigerato effetto serra.
I cambiamenti climatici sulla terra ci sono da sempre, ma il riscaldamento a cui è sottoposto il nostro Pianeta da circa 150 anni è assolutamente anomalo in quanto non è naturale, ma determinato dall’uomo con la sua rivoluzione industriale che ha riversato nell’atmosfera milioni di tonnellate di anidride carbonica e gas serra vari, portando la quantità di CO2 presente in atmosfera al doppio rispetto ai minimi degli ultimi 700 mila anni.
Bruciare combustibili fossili (su tutti il consumo di carbone, petrolio e gas) e abbattendo foreste pluviali (gli alberi regolano il clima assorbendo anidride carbonica dall’atmosfera e  se vengono abbattuti il carbonio immagazzinato viene rilasciato nell’atmosfera) aggiunge enormi quantità di gas serra nell’atmosfera, aumentandone il riscaldamento globale.

Ma adesso veniamo alla domanda difficile da rispondere: “cosa possiamo fare per rimediare?”
Nel dicembre del 2015 è stato firmato l’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici che si concentra sulla decarbonizzazione, con obiettivi a lungo termine. Tutti i governi firmatari si sono impegnati nel limitare l’aumento della temperatura al di sotto di 2° centigradi  e raggiungere la “carbon neutrality” a livello globale entro il 2050, concentrandosi su un cambio radicale di rotta, definita “transizione energetica”, con il  passaggio da un mix energetico incentrato sui combustibili fossili a uno a bassissime emissioni di carbonio, grazie all’uso di fonti naturali rinnovabili e ridurre l’impatto della plastica.
In conclusione, possiamo solo sperare che davvero ci sia una comune coscienza da parte di tutti nel seguire le disposizioni emanate nell’accordo di Parigi per vincere questo spietato nemico, qual è il CO2, che incide sul riscaldamento globale per circa i due terzi oltre che, da parte nostra, seguire un decalogo di semplici regole che possono rallentare il processo, altrimenti destinato a non farsi raccontare ai nostri figli del futuro.

Decalogo per ridurre l’effetto serra

1. Optare per energia verde e rinnovabile.
2. Scegliere i mezzi pubblici a basso consumo di combustibile
3. Preferire la mobilità green ed elettrica.
4. Diminuire gli sprechi di energia elettrica.
5. Riciclare in maniera corretta.
6. Usare prodotti di pulizia organici.
7. Usare lampadine a lunga durata.
8. Investire in elettrodomestici a maggiore efficienza.
9. Rendere l’intera casa energeticamente più efficiente.
10. Usare l’energia solare e quella verde energetica.


E chi più ne ha… li meta in pratica perché nessuno è esente da colpe e tutti noi siamo “maledettamente in ritardo








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