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oltreconfine: dove TUTTO si può!
Gianfranco Iovino
Pubblicato da Gianfranco Iovino in BLOG di Gianfranco Iovino · Venerdì 22 Mag 2020
Più di un amico mi ha chiesto di esprimere un parere personale sull'eutanasia , in ragione ai fatti del momento, ma anche perché ci si aspetta di leggere una visione che sia a metà strada tra quella laica obiettiva e l’altra più religiosa e di fede…
Io però, in tutta onestà, non nascondo una certa difficoltà a concentrarmi sull'episodio di DJ Fabo (ed altri più recenti) e commentarlo in modo colpevole, quando parliamo di un uomo con un forte desiderio di morire in pace, e porre fine alle pene proprie e di chi gli sta accanto senza poter far null'altro che... stargli vicino
Ma provando ad allargare gli orizzonti della “chiacchierata in bella copia” che facciamo oggi, tento di estendere le visuali su quanto sta accadendo su "certi fatti” successi di recente", che fanno emergere un dato eloquente: esiste una via di salvezza a tutto; peccato però, che per raggiungerla ci sia bisogno di tanta strada, pazienza infinita, un tempo lunghissimo e, soprattutto, essere disposti a dover espatriare dal nostro Paese per ottenere qualcosa che qui è un reato ed una pratica illegale!
Mi soffermo sulla morte assistita, che non ritengo reato o un peccato mortale, se chi la sceglie vuole solo accelerare la strada che conduce alla propria salvezza e liberazione, decidendo volontariamente e in coscienza assoluta di porre fine alla sua  “non vita” da paraplegico, immerso nel buio perenne, su cui c'è poco da aggiungere, in special modo se davvero non c’è soluzione alcuna per migliorare quell'esistenza, fosse anche in minima od impercettibile parte.
Anche io preferirei “staccare la spina” piuttosto che essere "oggetto" da ricordo! (e qui so di andar contro le leggi della mia religione), ma se è vero che la vita è un dono, deve poter essere vissuta in completa libertà di animo e cuore, fosse anche se immobili nel corpo, e non da inermi, imprigionati nel buio perenne, senza possibilità di benchè minimi cambiamenti, sentendosi un condannato ingiusto per reati non commessi!
E se volessi concentrarmi sul principio che certe pratiche sono legittime solo all'estero, rafforzerei il concetto sull'espatrio risolutivo, verso paesi  "meno antichi" e molto più aperti alle libertà, che hanno abbattuto barriere e proibizioni sociali, consentendo l'unione matrimoniale gay, o la possibilità di affittare un utero, o la maternità surrogata, fino ad arrivare alle pratiche di eutuanasia legittima.
Per cui, a conclusione della mia solita "chiacchierata sottovece", posso solo considerare che quanti cercano la morte volontariamente, se in coscienza e sotto propria volontà , laddove non esiste NESSUNA possibilità di miglioramento all'esistenza da cadaveri viventi, va accettata e non vietata o condannata, perché è un modo di rispettare la dignità umana, che non va umiliata con accanimenti terapeutici, se questi non portano a nessun beneficio.
Mentre ho molta più difficoltà ad accettare, senza preclusione alcuna, che si possa diventare genitori anche senza amarsi, perché basta un affittuario generoso e momentaneo e, soprattutto, che ruoli istituzionali di genitori-insegnanti di vita possano essere soppressi o sostituiti e confusi, senza considerare minimamente i rischi, in una società dove ha ben evidenti e circostanziati ruoli e mansioni da svolgere e rispettare, che impongono la corretta e giusta condotta morale, da garantire sempre per sesso e per età.
Io apprezzo tantissimo, incito e sostengo con tutto me stesso il coraggio di chi non nasconde il proprio amore omosessuale, perché a vincere è sempre e solo l'AMORE... così come sono dalla parte di chi chiede rispetto alla sua volontà di poter porre fine ad una sofferenza incurabile, ma nutro grandi perplessità e risentimento verso chi crede che siamo pronti ad accettare che si possa nascere a comando, in placente affittate, o si cresca davvero felici e senza traumi, se si vive in un ambiente familiare "non convenzionale" (o contronatura) diversi da quello che la società accetta e giustifica e che, diversamente,  porterebbe soltanto a criticare, condannare, giudicare e discriminare perché troppo innaturale, immorale e DIVERSA... da oltrelogica... oltreragione e oltreconfine del naturale dell'essere convenzionati in sessi opposti, in padri e madri!





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