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ma DIVERSO... da chi?!
Gianfranco Iovino
Pubblicato da Gianfranco Iovino in BLOG di Gianfranco Iovino · Lunedì 04 Ott 2021 ·  2:15
E' da un po’ di tempo che non pubblico pensieriBlog, ed oggi lo faccio riportando lo stralcio di una confidenza anonima (forse inventata, ma reale) che si esprime così:
Quando i genitori hanno scoperto la mia omosessualità, tutto è cambiato. Me ne sono accorto dalle loro facce, non più fiere di me, ma segnate da tristezza e delusione… la stessa che ho rivisto, qualche tempo dopo anche nei volti e le parole dei miei parenti e, finanche degli amici, quelli più intimi e fraterni, stupiti dalla mia confessione inaspettata… di quel mio essere incomprensibilmente “diverso”.  
Ci son rimasto così male da sentirmi colpevole, condannato da tutti: Dio incluso!
Ho pianto tanto, restando in casa a vergognarmi di questa inopportuna debolezza, quasi fosse un reato da condannarsi, o un brutto male da nascondere a tutti, che rende impuri, inospitali… imperfetti!
Quanta desolazione e quante notti a piangere di me!
Poi qualcosa dentro me ha preteso attenzione; una voce sottile che si è lasciata ascoltare sempre più, fino a diventare un grido di incitamento, affinché quelle lacrime facessero breccia tra i pensieri, permettendomi di far scivolare lentamente tutto il disagio accumulato… perché dovevo reagire, se non volevo morire e arrendermi all’idea di essere diverso… Ma da chi? Da cosa? E perché?
Oggi mi sento finalmente DIVERSO… ma nel vero senso della parola, perché non mi lascio più mortificare dai pregiudizi e le condanne, gli sguardi disprezzanti e quanti vorrebbero interrompermi ogni volta che provo a raccontare che di me bisogna accettare quello che sono dentro e non quanto dimostro fuori!
Oggi sono fiero di questa felicità raggiunta grazie alla comprensione di tutti, che spinge a farmi accettare senza più vergogna… partendo dai miei genitori, gli amici di sempre e quanti incontrerò domani per la prima volta, che non si scandalizzeranno se gli confesso di essere un omosessuale, mentre mi presento e nel tendergli la mano dirò il mio nome: Antonio… Maria… Michele.. Angela… Francesco… Lucia… Pino, Palo, Elisabetta, Carmela…

Ecco… chiudo qui il mio pensieroBLOG, nel giorno commemorativo contro ogni forma di omofobia, senza bisogno di ulteriori commenti, in rispetto assoluto dell’amore universale e il diritto di mostrarlo, dimostrarlo e viverlo alla luce del sole e sotto lo stesso cielo… che è di TUTTI!    (nessuno escluso)







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