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un VUOTO... che riempie!

Oggi voglio soffermarmi sul VUOTO, quello interiore, profondo ed irraggiungibile, che quando lo percepisci lo accusi come un tormento che scava gallerie nella tua mente, insinuandosi tra pensieri, ricordi ed emozioni che, inevitabilmente, si lasciano condizionare (quasi sempre) dalla tristezza.
Avete presente di quale VUOTO vi parlo?
Quello generato da una mancanza… un’assenza… una “non presenza”, come può essere quella determinata da una perdita o un abbandono irrimediabile. Ed io, nel giorno in cui si festeggia “l’onore al padre” mi fermo con i ricordi proprio su di lui e su quanto sia stato prezioso per me, soprattutto in tutti quei momenti nei quali non c’era accanto a me ed io provavo a non deluderlo, stando ben lontano da guai e strade sbagliate, perché se poi lo avesse scoperto… ne sarebbe morto dal dolore.
Io in quel VUOTO spesso mi ci perdo, perché mi piace rivivere qualcosa di non replicabile, ma che soltanto io so quanto abbia fatto bene al mio crescere in armonia con me stesso, forte di un equilibrio assoluto che ha condizionato carattere e caratteristiche, facendomi assomigliare a colui che ha segnato di prezioso la mia adolescenza.
Gianfranco Iovino | 19 Mar 2023
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