TRA MALSANA ERBA E PIOGGIA
Pubblicato da Gianfranco Iovino in BLOG di Gianfranco Iovino · Mercoledì 20 Dic 2023 · 2:15
Tags: BLOG, DI, GIANFRACO, IOVINO, DOLORE, E, FELICITA', DOLORE, FELICITA'
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Mi capita spesso di essere il destinatario di questa domanda: cos’è il dolore e cosa, invece, la felicità per te?
Indubbiamente c’è da spendere un fiume di parole e una moltitudine di concetti intorno a questi due stati sentimentali, così diversi ed estremi tra loro, in quanto l’uno è anteposto all’altro, e anche se cambiamo i vocaboli le identificazioni restano difficili comunque. (Provate a differenziare l’allegria dall’infelicità… la tristezza dalla serenità… o la sofferenza dalla contentezza e via discorrendo).
Ed io, onestamente, non saprei dare una giusta descrizione della FELICITA’, perché mi rendo conto che parliamo di qualcosa di transitorio, a volta perfino effimero, che occupa spazio brevi nella nostra memoria, anche se potremmo custodirne la sua essenza nel posto più segreto e protetto che abbiamo: il cuore, così da renderlo un momento indimenticabile nel tempo.
Mentre invece, tutt’altra dimensione va riservata all’etichetta da affibbiare al DOLORE, perché lui è molto più acerrimo e intenso del suo rivale, e spesso si accanisce in maniera tanto efferata da non riuscire a liberarsene facilmente, affezionato com’è al grigiore che sa produrre dentro noi, quando sfiora le sfere dell’amore, la salute fisica e quella mentale.
A volerli immaginare come due segni tangibili, mi piace rappresentare la FELICITA’ come una PIOGGIA LEGGERA, di quelle che ti bagnano per un po’, ma si fanno asciugare facilmente dal primo raggio di sole, lasciandoti il ricordo di quella umidità che ti ha bagnato per poco, mentre invece attribuisco al DOLORE l’idea dell’ERBA, quella INCOLTA SELVATICA, difficile da estirpare, perché cresce sempre più e se non la strappi alla radice lei si fa forte di se stessa.
Chiaramente, rimedi o antidoti per come scacciare via il dolore da dentro e trasformarlo, caso mai, in serenità, e poi felicità, non credo ce ne siano a portata di mano, ma possiamo sforzarci di credere davvero che ogni dolore, se superato, può essere una strada in discesa, se non alla felicità, sicuramente ad una maggiore quiete e serenità del nostro quotidiano vivere, sempre troppo sotto minaccia di continui dolori.
Per cui… vi auguro tanta bella pioggerellina di felicità… e quando trovate sulla vostra strada erba malsana: strappatela subito, prima che le sue radici diventino troppo forti da stracciare via.
Indubbiamente c’è da spendere un fiume di parole e una moltitudine di concetti intorno a questi due stati sentimentali, così diversi ed estremi tra loro, in quanto l’uno è anteposto all’altro, e anche se cambiamo i vocaboli le identificazioni restano difficili comunque. (Provate a differenziare l’allegria dall’infelicità… la tristezza dalla serenità… o la sofferenza dalla contentezza e via discorrendo).
Ed io, onestamente, non saprei dare una giusta descrizione della FELICITA’, perché mi rendo conto che parliamo di qualcosa di transitorio, a volta perfino effimero, che occupa spazio brevi nella nostra memoria, anche se potremmo custodirne la sua essenza nel posto più segreto e protetto che abbiamo: il cuore, così da renderlo un momento indimenticabile nel tempo.
Mentre invece, tutt’altra dimensione va riservata all’etichetta da affibbiare al DOLORE, perché lui è molto più acerrimo e intenso del suo rivale, e spesso si accanisce in maniera tanto efferata da non riuscire a liberarsene facilmente, affezionato com’è al grigiore che sa produrre dentro noi, quando sfiora le sfere dell’amore, la salute fisica e quella mentale.
A volerli immaginare come due segni tangibili, mi piace rappresentare la FELICITA’ come una PIOGGIA LEGGERA, di quelle che ti bagnano per un po’, ma si fanno asciugare facilmente dal primo raggio di sole, lasciandoti il ricordo di quella umidità che ti ha bagnato per poco, mentre invece attribuisco al DOLORE l’idea dell’ERBA, quella INCOLTA SELVATICA, difficile da estirpare, perché cresce sempre più e se non la strappi alla radice lei si fa forte di se stessa.
Chiaramente, rimedi o antidoti per come scacciare via il dolore da dentro e trasformarlo, caso mai, in serenità, e poi felicità, non credo ce ne siano a portata di mano, ma possiamo sforzarci di credere davvero che ogni dolore, se superato, può essere una strada in discesa, se non alla felicità, sicuramente ad una maggiore quiete e serenità del nostro quotidiano vivere, sempre troppo sotto minaccia di continui dolori.
Per cui… vi auguro tanta bella pioggerellina di felicità… e quando trovate sulla vostra strada erba malsana: strappatela subito, prima che le sue radici diventino troppo forti da stracciare via.
Anche i dolori sono, dopo lungo tempo, una gioia
per chi ricorda tutto ciò che ha passato, sopportato e superato
per chi ricorda tutto ciò che ha passato, sopportato e superato
OMERO