tutto a suo tempo
Pubblicato da Gianfranco Iovino in BLOG di Gianfranco Iovino · Giovedì 02 Lug 2020
Sfido chiunque, in un momento dove l'astinenza alla socialità ha raggiunto culmini inenarrabili, a non esser disponibili, se solo si potesse, di fermare il tempo e recuperare successivamente ogni istante di questi giorni persi da... "reclusi in casa".
E a tale proposito, oggi vorrei parlarvi del TEMPO... inteso come unità di misura dall'eguale valore per tutti, ma non di identico peso!
Una giornata è composta da 24 ore, ma ognuno la vive in maniera diversa: chi con allegria, spensieratezza, tristezza, agitazione, tedio, positività, scoramento, rassegnazione e... così via!
Il TEMPO, indubbiamente, non è opinabile, e scorre per tutti allo stesso identico ritmo, ma ogni SECONDO vissuto è diverso in ognuno di noi, e tanto dovrebbe bastarci a considerare che l'unica matrice comune a tutti è: comunque scorri il tuo tempo, l'importante è viverlo pienamente, perché non torna MAI indietro!
Ma, nella logica di un ragionamento, cos'è realmente il TEMPO e chi può dirci se quello nostro è usato correttamente?
Chi è il giudice supremo che può giustificare i tempi diversi di ognuno di noi?
E chi è così immune da influenze e stati d'animo, per poterci dire con esattezza cos'è questo misterioso e sfuggente TEMPO messo a nostra disposizione, che segna e marca il proprio esistere, dal primo vagito fino all'ultimo respiro (e, forse e si spera, anche ben oltre?).
Scienziati, filosofi, artisti e menti eccelse hanno da sempre cercato di definire il TEMPO, oltre che provare misurargli la sua reale intensità, fallendo miseramente, se non altro perché il TEMPO è imprevedibile e mutevole, e sa perfettamente adattarsi alle mode, le evoluzioni, le guerre, le rivoluzioni e i cambi di stagione e di ere in maniera perfetta, dimostrandosi sempre NUOVO, nonostante scorra inesorabilmente allo stesso ritmo dai TEMPI dei TEMPI!
Capiterà anche a voi, che quando qualcuno ci chiede di parlare del nostro TEMPO, chissà perché, ci riferiamo quasi sempre a quello futuro, rapportandolo a scelte da intraprendere e desideri da afferrare, non considerando mai di primo acchitto che anche quello "in corso", come il "fu passato" è un tutt'uno con noi e appartiene al concetto assolutista di "spazio-tempo", tanto caro ad Einstein, che esprime ogni singolo SECONDO del nostro vissuto.
Adesso, senza volermi spingere troppo in analisi filosofiche o metafisiche, (che non saprei neppure reggere) mi piace ipotizzare che non esista per nessuno il TEMPO PERSO, ma solo un diverso modo di vivere il proprio di TEMPO, che è uguale in durata, ma non in intensità per un anziano come per un ragazzo, un infermo come per un viaggiatore, un ergastolano come uno spirito libero... Io non so immaginare come ne verremo fuori da questa lunga astinenza alla socialità di gruppo e gregge, ma il mio spirito positivista per natura, tende a farmi credere che sapremo recuperare tutto il tempo sottrattoci da un maledetto VIRUS, sapendo essere ancora più energici e reattivi, godendo di ogni singolo ISTANTE, con un'unica consapevolezza: OGNI ISTANTE PIENAMENTE VISSUTO E' ETERNITA'!
Chiudo questo lungo "pensiero sciolto" descrivendovi come raffiguro il TEMPO: un TRENO, di cui nessuno conosce, ad inizio viaggio, distanza e tempi di percorrenza, ma ha solo certezza che viaggerà senza soste e sempre in avanti, fino al suo naturale capolinea, e che sta a noi viaggiatori essere bravi a riempire i vagoni di presenze felici, visi da amare e proteggere, e un'infinità di valigie piene di ricordi, storie belle, emozioni indescrivibili, esperienze rare, qualche vizio e mille e più virtù!
Non conosco il mio viaggio quanto ancora durerà e fino a dove mi saprà portare ma faccio di tutto per non rallentarne la sua corsa o ritrovarmi viaggiatore solitario, col viso triste riflesso sul finestrino, di un treno dalle mille carrozze, che continuerò a riempire di momenti unici che sappianbo di emozione... di eternità!
A tutti voi... un augurio di Buon Viaggio sugli interminabili binari del proprio TEMPO!