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un 8 MARZO che duri UN ANNO INTERO
Gianfranco Iovino
Pubblicato da Gianfranco Iovino in BLOG di Gianfranco Iovino · Sabato 18 Apr 2020
Tags: 8marzofestadelledonne
Io, se posso esprimere il mio intimo "pensier-desiderio", vorrei tanto che le mimose le lasciassimo sulle piante a far bello un paesaggio da lontano... mentre, per tutte le donne (nessuna esclusa). mi piacerebbe sapere che le sono state regalate tonnellate di tenerezze, dolcezze, attenzioni e RISPETTO!!!
Rispetto, sì... quello inteso come valore assoluto, intriso di attenzioni e considerazione, e non solo semplici ed inefficaci parole al vento, consegnate con facce sorridenti, baci sulle guance e scambi di puerili auguri, che è tanto facile e scontato elargire di questi tempi ovunque. Anche perché l'8 marzo, che nulla ha che vedere con le proteste nei riguardi delle DONNE maltrattate ed umiliate dalla violenza domestica, femminicida e d'amore criminale geloso, dovrebbe essere inteso come un punto di partenza per tutte coloro che sostenute, aiutate e supportate da TUTTI noi, riescono finalmente a ribellarsi, respingere e battersi a difesa dei propri più sacrosanti diritti inalienabili, quali la libertà, l'amore incondizionato e la necessità di poter sempre sperare di salvarsi potendo denunciare, cambiare e ricominciare, senza paura di non poterci riuscire perché troppo sole, minacciate dalla violenza e le intimidazioni o, peggio ancora... indifese e troppo fragili!
La giornata di sciopero, o protesta che dir si voglia, non dovrebbe essere fatta contro la società e in maniera tanto generalista, ma concentrata sul sacrosanto diritto di pretendere d'essere ascoltate in tutte quelle grida silenziose o soffocate dalla paura di finire in un articolo di cronaca nera, perché lasciate morire nell'indifferenza, o impossibilitate a lamentarsi, pretendere uguali diritti e salari degli uomini, o farsi affidare cariche e ruoli, da troppo (da sempre) solo di potere maschile!

L'8 marzo è una data seria, che non significa uscire con le amiche in pizzeria o a far baldoria in discoteca, perchè dietro quel giorno c'è tanta sofferenza e dovere al diritto di far ascoltare la propria voce, anche se femminile!
Chiudo con un po' di storia su questa data che In Italia, come in altri Paesi, si è spesso fatto riferimento al rogo del 1911 a New York, nel quale persero la vita 134 donne. Nella realtà dei fatti, invece, la giornata internazionale della donna fu organizzata per la prima volta nel febbraio del 1909 negli Stati Uniti su iniziativa del Partito Socialista Americano, e l'anno successivo venne replicato a Copenaghen da Clara Zetkin, durante la Conferenza internazionale delle donne socialiste.
Dobbiamo però attendere il 1921 quando, durante la Seconda Conferenza delle donne comuniste a Mosca, venne stabilita la data dell’8 marzo quale giorno da commemorare in ricordo della manifestazione contro lo zarismo delle donne di San Pietroburgo, avvenuto nel 1917!
Completo i cenni storici riservando una menzione anche alla MIMOSA, (tanto ambita da troppe donne in questa giornata): sappiate che fu scelta nel 1946 dalle organizzatrici delle celebrazioni romane, che cercavano un fiore di STAGIONE che COSTASSE POCO (appunto al Mimosa).

Buon 8 marzo a tutte le donne... soprattutto chi non vorrebbero esserlo perchè umiliate dalla violenza, i soprusi, i veli a coprire faccia e dignità, arrivando fino a coloro che maledicono di esserlo DONNE perché oggetto di perversione, cattiveria e malvagità disumana e, soprattutto, MANCANZA DI RISPETTO!!!

Da parte mia a tutte le DONNE, auguro un 8 marzo che duri sempre, e in special modo, mi rivoglo a chi sa pretendere RISPETTO dagli uomini, che sanno bene che senza di LORO il mondo sarebbe stato un posto inospitale e INUTILE!







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