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Avete mai sentito parlare dell’adattabilità del rospo smeraldino?
Per chi non ne conoscesse specie e, soprattutto, adattabilità, provo a descriverne la sua peculiarità attraverso un esempio.
Immaginate di immergere questo simpatico rospo in una pentola piena d’acqua da far scaldare su una fiamma. Nonostante la temperatura aumenti, il rospo continuerà a vivere tranquillamente grazie alla sua fortissima indole all’adattabilità e questo accadrà fino al raggiungimento del punto di ebollizione che vedrà solo allora morire il rospo, non certamente per l’altissima temperatura raggiunta dall’acqua, ma perché il povero anfibio non ha più forza per saltare fuori dalla pentola, dato che tutte le sue energie le ha concentrate nell’adattarsi a quel continuo cambio della temperatura dell’acqua.
Non voglio soffermarmi sulla sentenza giudiziaria (che ritengo di mio ingiusta e poco obiettiva) ma sulla motivazione per la quale è stata comminata una pena considerando il concetto che: “1 anno di galera per un giovane ha un valore e un impatto emozionale diverso da quello inflitto ad una persona anziana”.
Da un po’ non scrivo e trovandoci in prossimità della santa Pasqua ne approfitto per scambiarci gli auguri, di quelli sinceri, che vanno ben oltre alle convenienze e le convenzioni, perché tutti abbiamo bisogno di credere di più che, comunque sia, possiamo ancora sperare nell’amore tra gli uomini, il rispetto delle vite altrui e la possibilità concreta che qualcosa cambi nella vita di ognuno di noi, come in quella di chi ci vive accanto, lontano, nel cuore o solo tra i pensieri.
Molta risonanza mediatica sta registrando una “notizia” che riguarda da molto vicino la nostra bella Italia, che viene prospettata sempre più anziana, e richiama l’attenzione sulla necessità di fare più FIGLI, in quanto il fenomeno della “denatalità” conferma una tendenza sempre più oscillante verso il basso e vede le nostre giovani famiglie che non si spingono oltre l’1,18 figli per donna, che si traduce a numero in: 370mila nuovi nati nel 2024 a fronte dei circa 651 mila decessi nello stesso anno.
Più di qualcuno mi ha scritto chiedendomi perché non avessi fatto nessun tipo di augurio o pensieroBLOG a tributo della festa dell’8 marzo ed io, per evitare troppi approfondimenti, mi sono limitato a far presente che non festeggio quel giorno come lo intendono in tanti, perché le DONNE le onoro e le festeggio ogni giorno dell’anno, anche perché senza la loro presenza non ci sarebbe VITA!
Purtroppo, mi rendo conto che l’8 marzo e ritenuta la “festa della donna” anziché la GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA che è tutt’altra cosa degli “auguri” e le tante belle mimose sparse un po’ ovunque, in quanto questa giornata nasce con l’intenzione di accentrare attenzioni e interesse, oltre che azioni fattive, per contrastare la discriminazione femminile che è ancora un fenomeno clamorosamente esteso sulla terra.
Avendo scritto un libro con tema il bullismo mi è stata data l’opportunità di parlarne lungamente, sia negli incontri con i lettori che soprattutto agli studenti, quelli adolescenti che vivono il fenomeno in maniera molto diretta e, ahimè, spesso negativa.
Il bullismo, si sa, miete vittime incessantemente perché si fa forte della debolezza altrui da parte di chi lo subisce, oltre che della complicità di chi non lo condanna, lo respinge o, per meglio dire: non lo denuncia.
Le conseguenze di questa prevaricazione vessatoria sapete cosa porta il più delle volte? All’isolamento del soggetto vittima di queste violenze perpetrate sulla propria persona, e andando a caccia di risposte e curiosità, mi sono imbattuto in questo termine giapponese: HIKIKOMORI, che vuol dire “stare in disparte, ritirarsi”
Credo sia stata data poca rilevanza ad una notizia che sa di aberrante, anche se riguarda un posto nel mondo a noi troppo lontano, (sia geograficamente che a livello di interesse) dove troppi, danno per scontato che da “quelle parti” sia tutto maledettamente normale, perché è così da sempre!
E INVECE NO!
La notizia che ho letto ieri su alcuni portali di informazione è davvero agghiacciante (almeno per me) perché mi rendo conto che la STORIA non ci ha lasciato proprio niente come insegnamento e, soprattutto, non basta rievocarla per avere la certezza che certi ORRORI non si ripetano MAI più e che il non parlarne, dimenticandocene, ci fa correre il rischio che si possono ancora ripetere!

BELLA TERRA MIA

Categoria BLOG di Gianfranco Iovino Autore Gianfranco Iovino Data 04 Gen 2025
Il primo pensieroBLOG del 2025 lo voglio scrivere per rivolgere un augurio sincero a chi, troppo facilmente, dimentichiamo di ringraziare per essere parte integrante e fondamentale di noi.
Un vero e proprio omaggio che sento di destinare, non ad una persona ma… ad un pezzo di terra fin troppo criticato, spesso mal messo e troppo poche volte difeso e onorato.
Parlo dell’ITALIA; questa terra a forma di stivale, che rappresenta poco più dello 0,50 % della superficie terreste e si estende su circa 8000 km di costa, che le permette di essere bagnata sui suoi tre lati da un mare incredibilmente ricco di storia e venti generosi, permettendoci una biodiversità UNICA AL MONDO!
RISPETTO, secondo l’Enciclopedia Treccani è la parola dell’anno 2024, scelta dall’Istituto dell’Enciclopedia Italiana “per la sua estrema attualità e rilevanza sociale” nell’ambito della campagna di comunicazione #leparolevalgono, istituita per promuovere l’uso corretto e consapevole della lingua italiana. Indubbiamente una gran bella scelta, se consideriamo tutto quanto si può raccogliere all’interno di questo sostantivo maschile nel quale si celano principi di alta considerazione nei riguardi altrui, come anche per sé stessi.
Les Brown è stato un musicista statunitense che ha coniato un incitamento a rincorrere i propri sogni che amo particolarmente perché lo trovo straordinario nella sua efficacia, quando consiglia di “puntare sempre alla LUNA perché, mal che vada, avrai camminato tra le stelle”.
La frase che sto per riportarvi la sento molto mia e al mio modo di pensare da grande sostenitore, quale sono, nei riguardi della bellezza interiore, quella che nel tempo muta in valore ed espressione in positivo, rispetto al corpo che, invece, intraprende il percorso inverso.
La frase di cui vi parlo fa così: “Guai a chi avrà amato solo corpi, forme, apparenze. La morte gli toglierà tutto. Cercate di amare le anime… Le ritroverete.” ed è di Victor Hugo, scrittore, poeta, drammaturgo e politico considerato il padre del Romanticismo in Francia.
Sfogliavo un quotidiano questa mattina e mi sono soffermato su una notizia che mi ha rattristato da morire perché c’è ancora troppa disparità di genere, razza, valore, rispetto alla persona e libertà!
Sto parlando di quanto succede in Afghanistan dove, dal 3 dicembre, è stato fatto divieto assoluto alle donne afghane di frequentare le scuole per diventare infermiere e ostetriche (le uniche due ancora accessibili da quando nel 2022 il regime talebano le aveva escluse da qualsiasi percorso di studio.)
Se approfondite la notizia sul WEB vi imbatterete in foto e video di giovani donne in lacrime che si abbracciano e si consolano, ben sapendo che per loro si è chiusa anche l’ultima porta che le potesse introdurre nel mondo del lavoro e della socialità, amplificando quello che le Nazioni Unite hanno definito “apartheid di genere” dove superati i 12 anni di età le donne non possono accedere a nessuna scuola e istruzione.
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