SPERARE di non morire dentro!
Avete fatto caso in questi giorni pasquali quante siano state le volte che abbiamo detto, sentito o letto la parola SPERANZA?
Se ci fosse un calcolatore a classificarne il totale, saremmo su numeri spaventosi perché chiunque ne fa uso, (a volte indiscriminato), sia esso un esponente politico che religioso, di compagnia o famigliare e così via.
E tutti ci leghiamo a questa parola con la certezza che sia davvero un antidoto alla desolazione e una possibilità di riemergere dalle sabbie mobili nelle quali stiamo sprofondando, data l’incertezza diffusa sul futuro… sul domani… sulle aspettative… sulle certezze… sulla stessa SPERANZA!
Se ci fosse un calcolatore a classificarne il totale, saremmo su numeri spaventosi perché chiunque ne fa uso, (a volte indiscriminato), sia esso un esponente politico che religioso, di compagnia o famigliare e così via.
E tutti ci leghiamo a questa parola con la certezza che sia davvero un antidoto alla desolazione e una possibilità di riemergere dalle sabbie mobili nelle quali stiamo sprofondando, data l’incertezza diffusa sul futuro… sul domani… sulle aspettative… sulle certezze… sulla stessa SPERANZA!
Gianfranco Iovino | 5/4/2021